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Questo servizio è dedicato esclusivamente a quelle aziende che non hanno all’interno del proprio organico un direttore marketing o a quelle aziende che intendono rinforzare temporaneamente il reparto Marketing con una figura consulenziale di grande esperienza nel settore del MKTG digitale e della Comunicazione.
Chi è il TMM o Responsabile Marketing Temporaneo?
Il Temporary Manager ha una grande esperienza dal punto di vista del marketing, della comunicazione e anche in parte delle vendite (reparto con cui si interfaccia) avendo lavorato nei più disparati ambiti e avendo una conoscenza delle nuove tecniche di vendita e di marketing molto profonda. Il suo ruolo è quello di guidare l’investimento dell’azienda ottimizzando il budget e avendo cura di rendere il messaggio pubblicitario il più coinvolgente possibile, in grado di creare nuovi fatturati nuovi lead, nuovi sbocchi di mercato al prodotto.
Come interagisce il TMM nella vostra Azienda?
Cosa fa ancora per voi il TMM
Se il tempo è denaro, il Consulente velocizza i processi, fa le migliori scelte e monitorizza l’investimento per avere la massima resa con il Budget stabilito.
Lavora per non sprecare budget in pubblicità inutili con investimenti che non portano Leads.
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Perché scegliere un consulente TMM prima che un Agenzia?
Dobbiamo ricordarci che, come ogni azienda, l’Agenzia vi venderà i propri prodotti non certo quelli di un concorrente; i commerciali venderanno principalmente i loro servizi più remunerativi, cercheranno insomma di concretizzare un contratto solido, valorizzato che porti redditività alla propia azienda.
Se chiedete ad uno Studio di Webdesign di farvi il sito internet nuovo non vi dirà mai che non vi serve e che vi serve invece una strategia diversa, un prodotto alternativo come un Funnel o una programma di investimento su Google Ads o un negozio du Facebook.
Quindi non aspettatevi che l’agenzia di pubblicità vi venda quello di cui avete bisogno, ma aspettatevi che vi venda quello che sanno fare meglio o quello che hanno normalmente da vendere o dove guadagnano di più.
La maggior parte delle agenzie fa ciò che gli chiedete di fare, la maggior parte delle agenzie lascia a Voi la responsabilità delle azioni sul mercato e il motivo è molto chiaro: “se non funziona, loro non hanno colpa hanno fatto esattamente ciò che gli avevate chiesto”.
Quando serve il Temporary MKTG Manager
Quindi le domande sono:
Perché non esiste una ricetta unica per tutti?
Esistono varie tipologie di prodotto, prodotti di largo consumo, prodotti di uso quotidiano, prodotti esclusivi come orologi e gioielli, prodotti creati su misura, servizi al consumatore, servizi alle aziende e quant’altro.
Aziende BTC con prodotti che sono destinati al consumatore finale e aziende BTB che invece vendono servizi ad altre aziende, insomma non esiste una ricetta unica per tutti ecco perché la funzione del marketing manager è indispensabile in azienda.
Quando manca la Risorsa di MKTG in azienda di solito è il titolare che si assume questo ruolo o lo si affida al reparto vendite, mettendolo in secondo piano o ,addirittura, alcune aziende assumono giovani senza esperienza per seguire i vari “Social” e creare storie su Instagram e su Facebook.
Oggi invece questa figura è indispensabile ed è buona cosa per le aziende che investono in pubblicità dotarsi di un manager anche temporaneo che vada fare questo lavoro di impostazione, di avviamento.
Storie di Business
Ci sono vari casi a cui abbiamo assistito e aziende alle quali abbiamo portato un grande aiuto… in 30 anni di lavoro. Per ragioni ovvie di privacy non citeremo i nomi delle aziende.
Caso studio 01: Mi seve veramente il sito?
L’Agenzia vi vende nuovo sito internet quando non ce n’era bisogno, bastava rinforzare la presenza sui Social. Vorrei ricordarvi che oggi il sito internete generico (E-commerce esclusa) è il biglietto da visita dell’azienda. Ciò che vende però è il marketing, l’investimento che fate sul mercato, la pubblicità mirata al cliente, gli strumenti di MKTG che usate. Dovete essere disposti ad investire su ogni nuovo cliente caldo (Hot Lead) per fidelizzarlo e raccogliere i suoi dati.
Caso studio 02: Faccio il sito nuovo perchè devo…
Ci sono Agenzie che, senza fare un approfondito studio sullo standing aziendale, hanno azzerato la popolarità del marchio sulla rete…come? L’Azienda che prima era nelle prime posizioni sul Web ora è sparita. Ma cosa è successo???? Semplice, hanno fatto un nuovo sito bellissimo, ma si sono scordati che questa azienda aveva dietro di se 20 anni di lavoro sul web con migliaia di visualizzazioni e un posizionamento organico organico di tutto rispetto sui motori di ricerca. Questo è l’errore più comune che fanno quasi tutti, cancellano e rifanno da zero. Non si deve mai perdere l’indicizzazione naturale su Google anche di un vecchio sito perchè ci sono voluti anni per costruirla.
Comunque ora a questa azienda abbiamo avviato un programma SEO di indicizzazione naturale…hai voglia a recuperare adesso.
Caso studio 03: Per essere in prima pagina su Google bisogna spendere…
E’ molto facile essere in prima pagina spendendo 100 euro al giorno su Google Ads ( ci riesce anche mio figlio di 6 anni), ma quanto porterà a casa questo investimento? Quanto venderà?
Alcune Agenzie promettono risultati temporali molto allungati per chiudere contratti annuali quando, invece, con una strategia giusta, si può arrivare a dei risultati tangibili in maniera molto veloce. Ma sopratutto bisogna costruire un posizionamento organico, una popolarità naturale sui motori di ricerca che non svanisca quando avremo finito i soldi del Budget.
Tutto quello che si fa ( e si spende) sul Web oggi si misura “innanzitutto” con le vendite e poi con gli stumenti che Google e altre piattaforme mettono a disposizione degli esperti.
Caso studio 04: Il Caso Mirko Scarcella…
Molti di voi avranno assistito alla trasmissione delle Iene su un avvocato americano “buggerato” per circa 300.000 dollari per 300,000 followers fasulli, comprati su appositi siti che vendono click fasulli …ClickFarm. Mi servono 1000 clienti che comprano, non 1.000.000 di fan quindi non credete ai fantomatici “Algoritmi miracolosi”.
Si può dire che la sede opportuna per valutare queste azioni sia il tribunale e non le Iene o il web. Ma sicuramente questo caso dimostra quanto tali tecniche siano diffuse e portino ad un risultato illusorio (a meno che ti chiami Gianluca Vacchi!).
Caso studio 05: 20.000 accessi/mese al sito e nessuna vendita…
La prima cosa da fare è capire il prodotto e come venderloa clienti veri. Molti accessi e nessuna vendita signifca “disastro totale” ovvero non aver centrato la comunicazione. Attraggo un sacco di persone che rimbalzano e che del mio prodotto se ne infischiano.
Caso studio 06: 50.000 followers su Facebook e Instagram e nessuna vendita…
Potrei dirVi “Vedi il caso studio 05”. Anche qui follower costruiti con StimSocial o comprati sui vari market palce per fare numero. Un nostro conoscente con un E-commerce aveva generato, da solo, 17.000 follower su Instagram e quando è arrivato il Lockdown, mentre imperversavano le vendite ONLINE, lui ha chiuso per bancarotta: ” Usava StimSocial…non so ora come sia “Stim” ma questo è un fatto!”. Voglio dire semplicemente che un azienda che ha 17.000 clienti veri fattura milioni di euro.
Quindi anche il “Fai da te” a volte non funziona.
Caso studio 07: E-Commerce…ho un amica di mio figlio ci pensa lei
A volte può essere anche un cugino, ma senza esperienza, in genere si va poco lontano. Non serve fare 5 post al giorno su Facebook se FB ha un algoritmo, “l’Edge Rank”, che si basa su più di 100 variabili che ti impedisce di farti pubblicità da solo. Tempo buttato via e molte volte anche denaro.
La pubblicità su Facebook me la faccio da solo con i Post, metto 10 euro…e anche qui soldi buttati. Una programmazione serve per qualsiasi azienda picola o media che sia. Gli elementi sono tutti sul web basta studiarli e sopratutto quando fate un corso con Mik Cosentino dopo non fate i fenomeni perchè non lo siete; vi hanno solo “leccato” 3.000 euro per un corso che non serve a niente se non a chi Ve l’ha venduto.
Caso studio 08: Impariamo da Mik Cosentino, Mirko Sabia, Alfio Bardolla… i Guru del digitale.
Allora faccio una precisazione “non comprate i corsi”, ma imparate a fare pubblicità come la fanno loro. In un mondo dove non ci sono più valori o meglio sono cambiati, dove il denaro ha preso il posto di Dio e si vende “l’Elisir Digitale” a giovani che non hanno più un futuro e a persone in difficoltà. Tutto questo passa per processi rigorosi di vendita ed è qesto che noi dobbiamo “copiare”. L’Infomarketing o i corsi sulla Consapevolezza di Roberto Re o qualsiasi altro prodotto digitale o corso viene venduto con incassi milionari.
Caso Studio 09: Ma servono i giovani per fare MKTG digitale…
Guy Kawasaki E’ uno dei guru del web marketing aziendale in attività da più tempo. Ha lavorato per Apple nel 1984 (quando la società è stata lanciata).
E’ anche autore di uno dei migliori libri di social media marketing L’arte dei Social Media: Consigli vincenti per profili efficaci e altri libri sul marketing molto popolari. Kawasaki ha studiato presso la Stanford University e la UCLA ed è ambasciatore del brand per la Mercedes Benz negli Stati Uniti.
I suoi libri si rivolgono soprattutto a dirigenti, professionisti del marketing e persone che hanno l’obiettivo di guadagnare tramite la propria influenza online.
E cosi Darren Rowse, Seth Godin, Brian Clark , Zac Johnson hanno tutti i capelli bianchi e 20 0 30 anni di esperienza alle spalle. Se togliamo i fenomeni del Blog che sono comunque un esempio gli esperti sono quasi tutti persone con grande esperienza alle spalle.
…Non vogliamo assolutamente discreditare tutti i professionisti del settore, ci sono tanti miei colleghi che lavorano bene ma se volete avere risultati importanti e misurabili o prendete in considerazione di affidarVi ai grandi nomi della pubblicità o vi dotate di una guida esperta.
Oggi la rete permette di raggiungere i risultati in maniera efficace e sorprendentemente veloce.
Sapendo leggere i numeri del proprio investimento è giusto i risultati si vedono subito l’interesse del pubblico è immediato.
Ci sono sempre tre fasi fondamentali nella costruzione di un Brand
1. Incrementare la Conoscenza del marchio (Brand Awarness)
2. Dimostrare il grado di autorevolezza dell’azienda nel proprio settori di mercato (Authoring)
3. Convertire i Leads all’acquisto. Il cliente che viene convinto, rassicurato e fidelizzato dalle prime due importanti fasi di vendita
Oggi le aziende che intendono entrare nel mondo digitale devono innanzi tutto scegliere il metodo di approccio al proprio mercato e in seconda analisi servirsi degli strumenti adatti che non sempre sono presenti in una sola agenzia o studio di pubblicità.
Partenendo dal presupposto che le leve di acquisto che spingono i cliente all’acquisto sono pressoché ancora invariate ciò che invece è cambiato oggi è l’approccio al cliente finale che passa dal cambiamento di costume e dai social mktg.
Oggi la rete permette di raggiungere i risultati in maniera efficace e maniera sorprendentemente veloce sei di vestimento è giusto i risultati si vedono subito l’interesse del pubblico è immediato detto questo è chiaro che ci sono sempre tre fasi fondamentali conoscenza del marketing conoscenza del marchio conoscenza e la grado di autorevolezza dell’azienda dei settori di mercato la terza parte la conversione all’acquisto da parte del cliente che viene convinto chiaramente rassicurato e finalizzato dalle prime due importanti fasi di vendita detto questo mi è capitato di vedere aziende che hanno venduto sistemi di pubblicità che non erano coerenti con il prodotto che si vendeva.